“Caro, ma non poi tanto, signor Mattia Feltri scrittore sulla Stampa.
Ho letto il suo articolo “Italiani contro i vigili, il solito film” e vorrei poter replicare sapendo da subito che non verrò mai pubblicato.
In riferimento ai noti fatti mi permetta di farle qualche appunto. Lei li descrive partendo dall’assioma che quanto raccontato dall’avvocato sia la verità assodata, una sentenza di cassazione. Non Le sorge il dubbio che già il fatto di aver tralasciato di raccontare come trasportava il proprio figlioletto sullo scooter possa essere sintomo che qualche cosa nel racconto sia stato omesso? No Lei è “giornalista” è ha sicuramente verificato le fonti prima di scrivere il suo pezzo o Lei dalla sua poltroncina si è limitato alla lettura dei fatti descritti dall’autore su facebook e stop?”
http://www.lastampa.it/2018/03/27/cronaca/buongiorno-torino/italiani-contro-i-vigili-il-solito-film-fo6Ixe74PB3JusIEiXcIfP/pagina.html
(per chi volesse leggere l’articolo)